Chiesetta Santa Croce
La chiesa di Santa Croce fu edificata nel XI secolo dai monaci Benedettini provenienti dalla vicina isola Gallinara, un luogo con una lunga tradizione monastica. La struttura, immersa in un’atmosfera suggestiva, è un esempio di architettura medievale che ha affrontato i secoli con grande resilienza. Negli anni ‘70, dopo un lungo periodo di inattività, la chiesa è stata riaperta al culto grazie a importanti lavori di restauro che hanno riportato alla luce molti dettagli originali, rendendola di nuovo un luogo di spiritualità e interesse culturale.
Dai terrazzamenti del parco annesso, un luogo perfetto per una passeggiata rilassante, è possibile godere di un’incredibile vista sulla Baia del Sole. Lo scenario si estende nelle giornate più limpide fino ai monti della Toscana e della Corsica, regalando panorami mozzafiato che attirano visitatori da ogni luogo.
Proprio accanto alla chiesa ha inizio la via Iulia Augusta, un antico tratto della strada romana che collega Alassio e Albenga. Questo percorso storico, che un tempo era una via cruciale per commerci e viaggi, oggi invita gli appassionati di trekking e storia a immergersi nella natura e nel passato, offrendo scorci indimenticabili.

L’antichissima chiesetta di Santa Croce è un gioiello storico menzionato per la prima volta in una bolla di papa Alessandro III del 1169, dove viene indicata come priorato appartenente al monastero benedettino dell’isola Gallinara. Questo la rende uno dei luoghi di culto più antichi e affascinanti della zona, immerso in una storia millenaria.
La chiesa è un esempio significativo di architettura romanica, costruita interamente in pietra e situata in una posizione spettacolare sulla roccia a picco sul mare. Questa collocazione suggestiva, che offre una vista mozzafiato, amplifica il suo fascino spirituale e artistico. Della costruzione originaria sopravvivono elementi di straordinaria bellezza, come l’abside, caratterizzata dalle sue strette feritoie che un tempo permettevano l’ingresso della luce naturale, e il fianco sinistro. Quest’ultimo è decorato con archetti binati separati da paraste, caratteristiche architettoniche tipiche dello stile benedettino del periodo, che ci raccontano molto sul gusto e sulla tecnica costruttiva dell’epoca.
Nel corso dei secoli, la chiesa subì diverse modifiche e aggiunte. Tra queste, si segnala il portale laterale a sesto acuto, aggiunto in epoca successiva, e il porticato antistante, costruito nel Cinquecento, che conferisce alla struttura un aspetto ancora più suggestivo e stratificato dal punto di vista storico. Tuttavia, con il passare del tempo, Santa Croce perse la sua funzione centrale e cadde in uno stato di abbandono, rimanendo inutilizzata per secoli. Questo stato di degrado è documentato anche nelle opere del pittore irlandese Richard West, attivo ad Alassio agli inizi del Novecento, che rappresentò la chiesa priva di tetto, immersa in un’atmosfera malinconica che rifletteva il suo stato di rovina.
Un importante intervento di restauro fu avviato negli anni ’50, ma subì numerose interruzioni e rallentamenti. Solo negli anni ’60 si completò la maggior parte dei lavori, che inclusero la ricostruzione della copertura e il restauro della facciata. Fu un’opera fondamentale per salvaguardare questo edificio così ricco di storia e di valore artistico. Finalmente, negli anni ’70, la chiesa fu riaperta al culto, restituendo alla comunità un simbolo del suo passato e un luogo di preghiera intriso di spiritualità. Oggi, la chiesetta di Santa Croce non è solo un luogo di fede, ma anche una testimonianza preziosa del patrimonio culturale e architettonico della regione, capace di raccontare le vicende di un’epoca lontana e di emozionare chiunque vi si avvicini.
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