Il Muretto di Alassio
Il monumento più originale di Alassio è senza dubbio il coloratissimo Muretto, che rappresenta un’installazione d’arte in continua evoluzione. Questo luogo iconico, diventato famoso grazie al concorso di bellezza di Miss Muretto, nacque da un’idea del visionario Mario Berrino, proprietario del Caffè Roma e grande amico di molti artisti e personaggi celebri.
Nel 1953, Berrino ebbe la brillante intuizione di abbellire la parete del giardino pubblico adiacente al suo locale con piastrelle in ceramica autografate. Questa iniziativa diede il via a una tradizione unica nel suo genere, che prosegue ancora oggi. Le piastrelle raccontano storie e conservano le firme di numerosi personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, dell’arte, della cultura e dello sport, che in questo modo hanno espresso il desiderio di lasciare un segno tangibile del loro passaggio e del loro legame con Alassio.
Tra le prime firme a comparire sul Muretto troviamo quella prestigiosa dello scrittore americano Ernest Hemingway, un nome che ha contribuito a dare al monumento un’aura internazionale. Accanto alla sua firma, ci sono quelle del Quartetto Cetra e di Cosimo di Ceglie, che hanno segnato l’inizio di questa tradizione artistica straordinaria.
Negli anni ’50, Alassio e in particolare il Caffè Roma erano un vero e proprio crocevia di celebrità e personalità illustri. Era un luogo di ritrovo per artisti, intellettuali e personaggi mondani che animavano le serate della città. Ma il Muretto non era solo frequentato dai grandi nomi: era anche il punto d’incontro dei mitici “ragazzi del Muretto”, giovani nottambuli pieni di entusiasmo che animavano le estati alassine con la loro energia contagiosa.
Furono proprio loro, insieme al presentatore Lucio Flauto, a ideare la prima “Gran Cagnara”, una sfilata in maschera che trasformò la città in una festa senza fine, tenendo sveglia Alassio fino all’alba. Questo evento, caotico e pieno di allegria, è entrato nella memoria collettiva come uno dei momenti più vivaci della storia della città.
Il Muretto, con le sue piastrelle colorate e le storie che racconta, rimane oggi un simbolo di Alassio, rappresentando non solo un’opera d’arte in continua crescita, ma anche un pezzo di storia locale ricco di emozioni e ricordi.

Dal 2007 Alassio la Città degli Innamorati
La città celebra l'amore in tutte le sue forme attraverso alcune opere d'arte che sono diventate simboli iconici del luogo. La riproduzione in ceramica dei romantici Les amoureux di Raymond Peynet rappresenta la dolcezza e l'intimità degli innamorati, mentre la statua in bronzo degli Innamorati di Eros Pellini cattura l'essenza eterna dell'amore. Le Cicogne di acciaio di Umberto Mastroianni simboleggiano la fedeltà e il ritorno, valori profondamente legati al tema amoroso. Infine, i Pesciolini del Maestro Berrino, ormai uno dei simboli più riconoscibili della città, con la loro vivacità e movimento, rendono omaggio non solo all'amore ma anche alla vitalità e alla gioia della vita stessa. Un vero tributo a tutti gli innamorati del mondo, che trovano qui un luogo dove celebrare i loro sentimenti.
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